.htaccess – configurazione del server web Apache

Un webserver Apache può disporre (di norma lo ha sempre) di un particolare file chiamato .htaccess (crasi di Hypertex Access),  al cui interno sono presenti varie regole di comportamento del server stesso.

Una delle sue funzioni elettive, ad esempio, è quella di riscrivere gli URL delle pagine del sito in modo che siano più SEO/SEF compiacenti, ad esempio riscrivendo un url da così:

https://www.nomedominio.com/index.php?page=3&mod=14

a così (è un esempio del tutto teorico):

www.nomedominio/catalogo


Il file .htaccess per avere effetto deve trovarsi nella cartella cartella principale, altri file .htaccess possono essere presenti in sottocartelle ma questi ultimi verranno presi in cosiderazione solo se quello presente nella cartella principale consente esplicitametne la cosa, in caso contrario gli .htaccess delle sottodirectorty resteranno lettera morta.

Le regole degli .htaccess nelle subdirectory vanno ad aggiungersi a quelle comunque già indicate nell’.htaccess della root, in caso di conflitti varrà la regola più specifica (ovvero quella presente nell’.htaccess della sottodirecotry, ma solo nell’ambito di quella specifica directory e delle sue subdirectory).


In alcuni servizi di hosting il file .htaccess principale non è raggiungibile (per ragioni di sicurezza) e quindi non modificabile, in tali casi eventuali modifiche all’.htaccess vanno chieste direttamente al provider (es. tramite ticket) che valuterà se applicarle o meno.


Altri dettagli a margine:

  • il trasferimento di un file .haccess via FTP deve avvenire in modalità ASCII e non BINARY
  • il file deve avere i permessi per essere eseguibile (775) per poter funzionare
  • repetita iuvant, non tutti gli hosting provider consentono di metter mano alla configurazione del file .htaccess, nè sono tenuti a farlo se questa non è la loro politica.